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Marco Rigamonti

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Marco Rigamonti nasce a Piacenza nel 1958.
Si laurea in ingegneria nucleare nel 1983 e durante degli studi universitari si appassiona alla fotografia. Esercita la professione di fotografo professionista dal 1995.
E’ stato direttore del Festival Internazionale di Fotografia “Fotosintesi”, tenutosi a Piacenza a partire dal 2004 per 5 edizioni.
Ha partecipato a mostre collettive e personali in Italia, Europa, Cina e Canada.
E’ presidente del gruppo “TIFF – Collettivo di fotografia creativa” e direttore artistico di “Spazio BFT”.
Sue immagini sono state pubblicate su importanti testate nazionali ed estere:
Repubblica, Le Monde, Frankfurter Algemeine, Telerama ecc.
Ha pubblicato cinque libri fotografici e tre sono in corso di pubblicazione.


 

PRESEPI E DINTORNI

 

Il tempo del Natale

 

In alcune zone della campagna che circonda la mia città e in alcune aree della Pianura Padana è viva l’usanza, nel periodo natalizio, di esporre il presepe davanti alla propria abitazione, fattoria, azienda, lungo le strade, agli angoli delle vie. Spesso i presepi, normalmente di piccole dimensioni, si trovano su strade secondarie con scarsissime indicazioni per raggiungerli. Una mappa messa a disposizione dall’organizzazione può servire allo scopo ma spesso … ci si perde lo stesso. Non ci sono premi, raccolta di offerte, ecc. solo il desiderio di offrire ai visitatori il frutto della proprio creatività, una sorta di land art sparsa per le campagne.

 

La spiritualità, spesso avulsa dalla nostra quotidianità e dalle nostre vite di tutti i giorni, è sovente un corpo estraneo al nostro modo di vivere e di porci agli altri.

Ma in un periodo dell’anno questa si manifesta in modo evidente e appare ai nostri occhi con piccoli segni, con una teatralità a volte povera, perfino kitsch, ma spesso densa di significato. Questa rappresentazione intenerisce per la sua apparente semplicità  e per il modo diretto ed esplicito di raccontarci anche solo l’appartenenza ad una tradizione non effimera ma che può essere profonda e specchio di una necessità interiore di manifestarsi.

A volte questi segni sono però nascosti e devono essere cercati, scovati e si palesano laddove non ce lo aspettiamo. Appaiono in un paesaggio che ci è famigliare, ma come oggetti estranei la cui  manifestazione è legittimata solo per un breve periodo di tempo in cui entrano a farne parte di diritto. E’ naturalmente, il tempo del Natale.

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