Elis
La fotografia è il mezzo per indagare attraverso di me e verso gli altri.
Mi dedico esclusivamente all’autoritratto, tutto passa attraverso di noi.
Ho realizzato alcuni progetti , selezionati nei finalisti in alcuni Festival del Portfolio Italia 2020.
Segnalato al festival di Savignano 2020, il progetto: Vol 1 mutamenti ( nei modi di modì) e pubblicato sulla rivista il Fotografo.
LA ZONA
Questo progetto è ispirato alla filmografia del regista Tarkovsky .
Sono dentro una luce che non ha direzione , fagocita la forma. Una rigenerativa catarsi . Soffermarsi e sentirsi parte del paesaggio fino a diventarne una custode che protegge e si protegge .
I nostri pensieri vagano e si alimentano in questa zona che contempliamo.
Queste immagini, sono il percorso per arrivare alla ricerca di noi stessi.
Tutto diventa circolare ma è sempre un cerchio che non si chiude. Una continua ricerca di noi stessi di quel momento di benessere . Sembra essere una trilogia simbolica: l’appartenenza il nostro IO corrisponde al corpo. La casa : corrisponde alle nostre abitudini, le nostre radici . Il paesaggio circostante è ciò che ci accogli e ci attende: il futuro.
Tutto questo è fisico e metafisico e ruota intorno a noi ogni giorno.
PRONOMI PERSONALI – Vol. 1
NEI MODI DI MODI'
Sento su di me gli occhi degli aItri, sento che mi condizionano negli atteggiamenti e nel modo di pormi. Mi deformo, mi cambio senza quasi rendermi conto che voglio piacere, voglio affascinare, voglio apparire migliore. Nel mio inconscio voglio assomigliare alle modelle di Modigliani perché, come diceva lui, il collo è la parte del corpo che maggiormente descrive la bellezza, l’eleganza . In questo percorso quasi involontario è il ponte che collega il cervello al cuore.