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LES INCONNUES di Alessandra Calò

Con la mostra di Alessandra Calò diamo il via alla nuova stagione espositiva di Spazio BFT.
La mostra dell'autrice sarà il primo capitolo della rassegna fotografica tutta al femminile SIAMO LA LUNA CHE MUOVE LE MAREE. La rassegnera sarà dedicata a donne fotografe e donne fotografate.
 
Partiamo quindi con LES INCONNUES, un'opera che nasce come omaggio ad Anna Atkins e Constance Fox Talbot, le prime due donne che hanno realizzato fotografie e libri illustrati utilizzando immagini fotografiche.
“Lo studio del loro lavoro mi ha dato la possibilità di approfondire la ricerca sulle prime tecniche di stampa come calotipia e cianotipia.
Si tratta anche della mia personale riflessione sul concetto di “immagine latente”. Infatti, attraverso l’utilizzo di emulsioni fotosensibili, ed in assolute condizioni domestiche – quasi a voler ricreare le azioni che compivano queste artiste nel XIX secolo – ho voluto impressionare su lastra frammenti di immagini femminili, che assomigliano più alla materializzazione di un sogno che ad un ritratto fotografico vero e proprio. Il processo di stampa – in questo caso ai sali d’argento – mi ha permesso di confrontarmi con l’elemento naturale, oltre che con quello casuale, facendo emergere la difficoltà e l’umanità del processo, che non possiede tra i suoi requisiti la precisione o l’assenza di difetto. Il concetto di tempo e la trasformazione da qualcosa di immateriale ad una forma visibile rimangono gli aspetti centrali del mio lavoro, e mi permettono di riflettere e dialogare costantemente con quelle che sono le qualità materiali del medium fotografico.
Le protagoniste di Les Inconnues possono essere considerate, in un certo senso, il risultato di un’indagine e il tentativo di tornare indietro nel tempo, quasi a voler prendere contatto con le protagoniste femminili della storia della fotografia”

BIO

ALESSANDRA CALO'

 

Alessandra Calò nasce a Taranto. È un’artista che utilizza differenti mezzi per approfondire temi legati all’identità e alla memoria. Pratica dominante nel suo lavoro è il recupero e la reinterpretazione di materiali d’archivio attraverso i quali non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre una nuova visione della realtà.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni e sono state esposte in prestigiose mostre e festival internazionali.

Nel 2015 partecipa a Fotografia Europea con il progetto Fotoscopia, che entra a far parte della collezione Artphilein Foundation (Lugano).

Nel 2016 il suo progetto Secret Garden vince il Premio Combat per l’Arte Contemporanea e successivamente realizza il suo primo libro d’artista (2018, Danilo Montanari Editore) con prefazione di Erik Kessels, menzione speciale al Premio Bastianelli come miglior libro fotografico pubblicato in Italia.

Secret Garden entra a far parte della Collezione Maramotti, Donata Pizzi, moma e Met Museum.

Nel 2018 partecipa a Circulation Festival (Parigi) e viene invitata a rappresentare l’Italia per la XIV Giornata del Contemporaneo nell’istituto Italiano di Cultura di Madrid. Nel 2022 partecipa a Fotografia Europea con il progetto HERBARIUM i fiori sono rimasti rosa (museicivici), e con il progetto Kochan ai Rencontre Photo Gaspésie (Canada) e festival Photaumnales (Francia).

Attualmente ha pubblicato libri d’artista con Danilo Montanari Editore (Kochan 2022 e Secret Garden 2018, 2021) e studiofaganel (Herbarium, 2022).

Vive e lavora a Reggio Emilia

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